Dino Rosin é nato a Venezia il 30 maggio 1948.

La sua famiglia si trasferiva a Murano, l’isola dei vetrai, quando lui aveva solamente due mesi.

Lasciata la scuola a dodici anni, cominciava subito a lavorare con passione e dedizione, presso una delle più rinomate ed antiche vetrerie dell’isola: la ‘Barovier e Toso’.

La sua passione per il vetro gli diede subito modo di mettersi in evidenza, in quanto non faceva fatica ad esprimere con la sua voglia di fare, l’entusiasmo che provava nel tentare di plasmare tale materia.
Nel 1963 si univa ai suoi fratelli Loredano e Mirco, già titolari della vetreria “Artvet”. L’allora quindicenne Dino, ebbe la fortuna di coadiuvare il fratello Loredano, che si stava imponendo come nuovo maestro vetraio, quando Egidio Costantini, titolare della famosa “Fucina degli Angeli”, gli proponeva di instaurare un rapporto di collaborazione con i più famosi artisti contemporanei del calibro di Picasso, Chagall, Jean Cocteau, Le Corbusier, solo per citarne alcuni, che frequentavano la sua fornace.


L’idea innovativa era quella di realizzare in vetro le loro opere d’arte con tecniche e tentativi di lavorazione mai usati prima. Tale esperienza permise a Loredano di cimentarsi in opere prestigiose e per Dino di affinarsi alla scuola del fratello.
Il 1975 fu l’anno in cui Loredano, raggiunta fiducia e consapevolezza delle sue capacità artistiche nella trasformazione del vetro, decideva di tradurre in realtà un suo grande desiderio: l’apertura di un proprio studio dove poter realizzare al meglio le sue idee, concretizzandole in opere d’arte nuove e personali. Ben presto Loredano, chiedeva a Dino di seguirlo in questa nuova iniziativa.
La nuova “avventura” non era priva di rischio e Dino ricorda ancor oggi l’avvenimento del suo vecchio maestro Francesco Zanetti detto “Bea Ua”, il quale temeva che, lavorando in appoggio al fratello Loredano, Dino non sarebbe riuscito a sviluppare appieno le sue innate capacità a plasmare una materia particolare come il vetro.Da quel momento, invece, Dino inizia ad accrescere le sue doti creative ed a perfezionare nel contempo le tecniche di lavoro, seguendo in prima persona tutte le singole fasi del processo produttivo: dalla combinazione delle materie prime, alla fusione della composizione in vetro, alla sua lavorazione nella fornace con le proprie idee ed ispirazioni e per ultimo alla lavorazione a freddo, fase nella quale Dino riesce ad esprimersi al meglio, dimostrando abilità e capacità pressoché uniche. “L’intaglio” e “la molatura” delle grandi sculture di vetro lo consacrano, infatti, tra i migliori artisti del settore a livello internazionale.
L’attrazione di Dino per il vetro é una sensazione di piacere: dare forma alle sue idee, concretizzare la sua capacità creativa, è ottenere beneficio per il suo spirito d’artista.

Nel 1988 viene invitato ad insegnare come si lavora il vetro massiccio a caldo, assieme a Loredano e a William Morris, artista del vetro, statunitense, alla “Pilchuck Glass School” nello stato del Washington U.S.A., istituzione con la quale tutt’oggi collabora.
Purtroppo nel 1991 il destino avverso colpisce con un grave lutto i fratelli Rosin. Nelle acque della laguna di Venezia, a seguito di un incidente nautico mortale, viene infatti a perdere prematuramente la vita l’amato fratello Loredano.
La tragedia si abbatte su tutta la famiglia e viene vissuta da Dino con angoscia e smarrimento.
Questo il suo ricordo: “Alla notizia della morte di mio fratello, mi é sembrato di morire assieme a lui. Ero letteralmente distrutto”.
Solamente dopo lunghi mesi, grazie al conforto del figlio Diego, che nel frattempo si é diplomato design all’Istituto d’Arte di Venezia, ed all’aiuto sincero dei suoi validi collaboratori, Dino riesce a superare questo periodo di sconforto concentrandosi nuovamente sulle sue creazioni, forse con ancor più impegno e tenacia di prima.

Di quegli anni di intensa collaborazione con il fratello Loredano, Dino ricorda: “Io e Loredano, non sò come spiegare, ma non serviva che gli parlassi, la mia crescita accanto a lui a poco a poco si é trasformata in simbiosi. La mia ammirazione, la profonda considerazione e la totale stima che provavo, facevano si che ogni giorno si rafforzasse in me l’orgoglio di stargli vicino accettando con umiltà i suoi rimproveri, o meglio, i suoi consigli”. Attualmente Dino Rosin, assieme al fratello Mirco, che segue l’aspetto organizzativo ed amministrativo, si trova impegnato in una nuova realtà lo “DINO ROSIN ARTE STUDIO s.r.l.”, dove forgia giorno per giorno le sue stupende sculture. Le sue opere migliori sono attualmente esposte presso numerose ed importanti gallerie d’arte di tutto il mondo.

Accanto all’impegno profuso di giorno in giorno nella produzione, il maestro Dino dimostra una particolare sensibilità nel seguire la formazione di nuovi talenti, fra questi il figlio Diego, che terminati gli studi, ed iscrittosi all’Accademia delle Belle Arti di Venezia si e’ affiancato al padre sia nella creazione di nuovi modelli che nel gesto manuale.